
Secondo i risultati di una ricerca condotta recentemente da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn e del California Institute of Technology e da poco apparsa sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, sembra che anche il solo pensiero di guadagnare di più vada a stimolare i centri cerebrali responsabili del piacere.
Un’affermazione del genere non è certo cosa nuova ma, stando a quanto raccontano gli scienziati che hanno svolto lo studio, la particolarità della ricerca risiede nel fatto che l’effetto dipendenza si manifesta a prescindere da quello che è il potere di acquisto del denaro.
La zona del cervello interessata è la corteccia prefrontale ventromediale, ovvero quella deputata alle funzioni cognitive superiori.
Ma che cosa significa questo? I risultati dello studio danno una risposta descrivendo come il cervello dell’uomo sia suscettibile, per sua natura, all’illusione della ricchezza molto più che ai reali benefici che possono derivarne.
Il team di ricercatori, in collaborazione con un team di economisti, hanno registrato in un gruppo di soggetti volontari, l’attività cerebrale durante lo svolgimento di una serie di test volti a valutare la percezione di differenti aumenti di salario in base a scenari economici più o meno favorevoli.
Il risultato delle scansioni cerebrali ha dimostrato che tutti i soggetti partecipanti attivavano maggiormente la corteccia prefrontale vetromediale quando veniva loro proposto un aumento anche quando questo non era particolarmente vantaggioso.Tratto da: http://blog.panorama.it/hitechescienza/2009/03/31/cosi-il-denaro-droga-la-mente/
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